Gli adolescenti e la melodia del loro cuore

IMG_0683Gli adolescenti e la melodia del loro cuore: ancora un successo per i ragazzi del Liceo Cocchetti

(di A. Oranges, Prof.ssa di Lingua e letteratura italiana – Liceo Scientifico Cocchetti)

Gli alunni Luca Corbellini, Sara Orlando e Veronica Scerra della classe III Liceo Scientifico Cocchetti hanno preso parte al concorso nazionale di poesia dal tema Quel che mi canta il cuore, indetto dal Liceo Scientifico-Classico Marie Curie della città di Meda (MB), giunto quest’anno alla III edizione.

L’iniziativa del Premio, che ha ricevuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha avuto come destinatari gli studenti delle scuole di I e II grado dell’intero territorio nazionale. Essi sono stati invitati a trascrivere in versi le voci del proprio cuore, trasmettendo ciascuno i propri sentimenti di speranza, coraggio, amore verso la famiglia, dolcezza per la nascita dei primi amori e costernazione per i dolorosi accadimenti della nostra attualità.

La composizione dei nostri ragazzi, che è riportata in calce a questa nota, ha ricevuto dignità di pubblicazione nell’antologia edita dal Liceo “Marie Curie” nel corso della premiazione tenutasi a Meda nei locali del Liceo nel pomeriggio del 27 maggio.

A Luca, Sara e Veronica vanno i nostri più sentiti complimenti per aver accolto con entusiasmo questa bella sfida e per aver messo a frutto il loro talento di giovani poeti. Ad essi, inoltre, va il merito di aver donato ai lettori questa poesia, invitandoli ad unirsi al proprio coro, e di aver incrociato le emozioni di ciascuno con autentica immediatezza, nonché con quella struggente e vivida dolcezza, fatta di sentimenti contrastanti e appassionati, che caratterizza la freschezza dei loro anni e, contestualmente, la profondità del loro animo.

Ad maiora, ragazzi!

 

“Quattro sono gli occhi”

  1. Corbellini – S. Orlando – V. Scerra

La passione che permea il mio cuore,

amore, dolore e

un solo desiderio:

 

quando la vidi, nel petto tremore,

lo sciocco calore

al viso suo serio.

 

Mille storie raccontan gli occhi suoi,

che per la sua bocca di lei

diventan sogni;

 

desideri di dolcezza fra noi,

la voce di lei:

che ciò non mi basti!

 

Nel buio della notte

sentii il mio cuore

sulle labbra sue rosse

e le angosce sì rotte.

 

E il demone dell’uomo mi prese:

coi suoi cento occhi fa sì

ch’io guardi in insano

modo chi a lei non pensa a star lontano.

 

Ma soltanto incosciente fui,

poiché quattro sono gli occhi: ​

gli uni i miei,

gli altri i suoi.

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